22/9/13

s'è fatta ora


"Un giorno, durante una lezione di fisiologia delle piante coltivate, la professoressa, una tipa che vestiva sempre con un camice bianco -e detto tra noi, non ci sarebbe stato niente di male se non fosse per il suo viso cadaverico- questa professoressa aveva detto che c'erano pochi iscritti al corso di fisiologia e tanti a quelli di patologia. 
Questo fatto, sosteneva, accadeva solo in Italia. 
Nelle altre università europee erano più attratti dalla fisiologia delle piante che dalla patologia. Sapere come funzionava significava saper prevenire in tempo. Noi invece preferivamo intervenire a danno fatto. Bastava vedere l'entusiasmo con il quale commentavamo le strane forme che hanno le foglie attaccate dai virus."



"I nonni in quegli anni erano tutti pressapoco come il mio, sapevano come controllare il mondo materiale, migliorandolo per quello che potevano. [...] Si ingegnavano parecchio. Non erano irrequieti. L'inquietudine era un'astrazione che non faceva per loro. 
Se ad un certo punto lo diventavano, inquieti, si mettevano a pensare e producevano un piccolo oggetto che migliorava gli incastri tra le cose e il mondo."

testo copyright Antonio Pascale - "S'è fatta ora" 
foto copyright Andy Goldsworthy

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