19/2/15

quasi casa


A poco più di due mesi dal nostro arrivo qui a Lanzarote, aggiorno il blog con un po' di sensazioni, anche grazie ad alcune comunicazioni dall'Italia, che hanno attivato in me il desiderio di condivisione.
Nei prossimi giorni sono in arrivo tutte le nostre cose, che sono ora inscatolate e in viaggio, delle quali sentiamo molto la mancanza :-)
Quest'isola è molto accogliente, anche se non mi sento ancora pienamente a casa. Ad un certo livello la sensazione di sentirsi a casa è sempre presente... e il resto arriverà. La natura è preziosa e anche la comunità.
Ogni cambio, ogni inizio richiede un tempo, e trascorrerlo sentendo cosa accade anche quando non è facile, fa parte della ricchezza dell'esperienza.





Questi splendidi prati fioriti sono la risposta della natura ad una stagione straordinariamente fredda e piovosa per Lanzarote. Queste morbide colline verdi, le ricordavamo completamente diverse!
La natura continua a stupirmi continuamente, e ad invitarmi a lasciare spazio per il nuovo.

Da una settimana abbiamo l'adsl, la burocrazia è quasi un ricordo passato, ed un'auto usata ci aiuta a girare un po' l'isola, ad ambientarci e a ricominciare passo passo.




Ho approfittato di questo periodo per completare la creazione di un seminario di innovazione per l'artigianato che proporrò ad un gruppo di artigiani, in modo da ri.sperimentarmi in questo campo e lavorando in lingua spagnola. 
Sto leggendo moltissimo per aiutarmi nella comunicazione, anche se continuo a notare che l'intuizione e gli aspetti energetici ci vengono in aiuto nello scambio, appena ne abbiamo bisogno: quando c'è l'esigenza di comunicare arrivano molti aiuti.

Ho cominciato a frequentare un corso di telaio, che viene offerto gratuitamente grazie a fondi (soprattutto europei) e sento che è un modo splendido per me per ritrovarmi nella creatività e nella manualità.

La mia ricerca attuale, che sta nascendo grazie al percorso fatto con ri.T.esserci, ha come cuore la parola "reconocer" che in spagnolo significa riconoscere.
La sento risuonare molto, anche grazie al periodo di cambiamento che sto vivendo. 
Per chi ha lavorato con le Costellazioni familiari e sistemiche, ha un'energia simile a quando diciamo (a qualcosa o a qualcuno) "ti vedo". 
E' un modo di fare spazio al sentire, e di permettersi di ri.conoscere, o di conoscere nuovamente ciò che abbiamo di fronte. Ci aiuta a vedere che siamo diversi e a conoscere e a trovare il modo di apprezzare la diversità.
Oppure possiamo riconoscere ciò che accade dentro, e notare che se lasciamo spazio invece di negare ciò che è scomodo, arriva il movimento più fluido. Una nuova ri.lettura ci aiuta a stare nel cambiamento.

Ciò che mi ha conquistato nella parola "reconocer" è anche il suo essere "palindromo" cioè una sequenza di lettere che anche lette al contrario creano la stessa parola.
Per riconoscersi reciprocamente è necessario che il movimento vada in entrambi i sensi.
Questo attiva tutta una ricerca sulla partecipazione, che in questi tempi ci porta a passare "dalla gerarchia alla rete".
A mio avviso qui c'è ancora moltissimo da imparare e sperimentare: e mi interessa assai :-)

Anche se è ancora una prima bozza, condivido con voi il primo tentativo di creare un'immagine che racconti tutto questo. Ci lavorerò ancora. 



Un grande Maestro in quest'arte del riconoscere l'altro è stato sicuramente Marshall Rosenberg, il creatore della Comunicazione Nonviolenta. 
In questi giorni ho letto che ha lasciato questa vita sabato 7 febbraio. 
I suoi libri sono molto preziosi, il suo lavoro ha avuto un grande impatto nel mondo e non ho parole che possano definire l'impronta che ha lasciato.
Se ancora non lo conoscete e siete interessati, il suo libro "Le parole sono finestre oppure muri" può essere il primo passo per farlo.

Grazie a Paolo per le foto :-)
In attesa di un po' di tepore, a presto!